lunedì 1 ottobre 2012

L'Analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari- 1 ottobre 2012


Carissimi,

 

lunedì scorso avevo scritto che ci sarebbe stata sui mercati azionari una piccola correzione e in verità c’è stata. Il trend, tuttavia, è ancora positivo per cui abbiamo un’altra occasione per acquistare azioni in debolezza, anche se potremmo puntare su un livello di acquisto più basso.

La mia idea di fondo è che molti analisti sono negativi perché, in modo miope, guardano al quadro a breve ed in particolare con riferimento agli Stati Uniti al fiscal cliff (più tasse, meno spesa pubblica). Io, invece, do importanza a tre cose che riguardano la big picture.

Primo: che le azioni negli ultimi 10/15 anni hanno registrato rendimenti più bassi delle obbligazioni e questo è in contrasto con la legge della finanza per cui “tutte le attività finanziarie rendono allo stesso modo se ponderate per il rischio”. In questo periodo cioè abbiamo avuto un equity risk premium negativo, cosa che sarà corretta presto.

Secondo: che siamo ad un punto di svolta dei tassi a lungo termine dal basso verso l’alto (probabilmente già avvenuta nel luglio 2012). Si tratta del quarto grande cambiamento di trend in novant’anni. Gli altri sono avvenuti nel 1920 (dall’alto verso il basso), nel 1949 (dal basso verso l’alto), nel 1982 (dall’alto verso il basso). Questi punti di svolta sono stati accompagnati da un grandissimo rialzo dei prezzi delle azioni per cui non mi meraviglierebbe se il DJ (io guardo in primo luogo alla borsa di New York) fra due o tre anni toccherà 25 mila o anche 30 mila punti (gli altri mercati seguiranno). I prezzi delle azioni italiane assomigliano più a prezzi di opzioni che di titoli (tanto sono bassi ).

Il terzo motivo del rialzo è che dei tre settori finali, famiglie, imprese e pubblica amministrazione, quello delle imprese è in buona salute rispetto agli altri due e quindi ben presto i risparmiatori indirizzeranno lì il loro denaro. Al di là di ciò che avviene in settimana in settimana, il mio consiglio è acquistare, specie su ogni debolezza. L’euro sembra avere terminato il suo rabbioso rimbalzo. Molti analisti, fra cui quelli di Banca Intesa e di altre banche maggiori, lo vedono stabile fra 1,30/1,40 per i prossimi due anni. Io no. Io lo vedo in grande, grandissimo declino che comincerà  presto.

L’oro e le materie prime risentono positivamente di questa riaffermazione delle banche centrali di proseguire in una politica monetaria eterodossa, per cui non ci sarebbe da meravigliarsi se il movimento di rialzo dell’oro e soprattutto dell’argento continuasse.

 

Cari saluti

 

Francesco Arcucci

DISCLAIMER






Il contenuto di questo Blog mira - in via esclusiva - alla informazione personale dell’utente e rappresenta corrispondenza privata. Esso non può costituire e, in effetti, non costituisce in nessun modo un consiglio di investimento né una sollecitazione al pubblico risparmio. Non vi è alcuna garanzia, né si assume alcuna responsabilità per eventuali danni diretti o indiretti, riguardo l’utilizzo di tutto quanto contenuto in questo Blog che ha solo, come si è detto, una finalità informativa. Si ribadisce pertanto che ciascun utente è responsabile delle proprie attività di investimento per cui il Prof. Francesco Arcucci, in quanto Autore e proprietario del Blog, non può essere ritenuto responsabile di alcuna perdita e/o danno diretto o indiretto derivanti dall’uso del contenuto del Blog in parola. Si invita quindi a non investire senza prima avere consultato il proprio gestore o consulente autorizzato.

Nessun commento:

Posta un commento