lunedì 27 agosto 2012

L'analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari- 27 agosto 2012


Carissimi,

nell’agosto 1982 il mercato azionario di New York e delle altre principali piazze era posizionato verso il ribasso. L’inflazione molto alta aveva spinto le banche centrali (Fed in testa) ad alzare moltissimo i tassi di interesse, nonostante la recessione 1980-1982, e sembrava che questo rialzo non avesse mai fine, così come l’inflazione stessa. L’investimento azionario quindi era ritenuto spacciato. In termini reali il DJ era sceso nel 1982 di oltre il 70% rispetto ai massimi del 1968.

Ma improvvisamente nell’agosto 1982 avvenne il cambiamento di trend dei tassi a lungo (che erano pari al 16% negli Stati Uniti) dall’alto verso il basso. E il mercato azionario posizionato verso il ribasso scattò come una molla  poiché doveva riposizionarsi verso l’alto e l’indice DJ si triplicò in 5 anni.

Nell’agosto 2012 la deflazione e il rischio sovrano in Eurolandia hanno abbassato i tassi di interessi sui titoli a lungo americani, inglesi, tedeschi fino a livelli ridicoli e tutto questo sembra non avere mai fine. In questo contesto si sta delineando una forte recessione in Europa e un netto rallentamento negli USA, in Cina e in India. Il mercato azionario di New York e delle altre principali piazze è posizionato per il ribasso. Ma improvvisamente in questo agosto 2012 i tassi a lungo americani, inglesi e tedeschi stanno facendo una svolta verso l’alto. Il prezzo del TBond trentennale è crollato in pochi giorni da 153 a 146. A questo punto il mercato azionario dovunque si sta risvegliando poiché si accorge di doversi riposizionare verso l’alto visto che i rischi di deflazione stanno attenuandosi. Questa è la situazione in cui ci troviamo: New York e le altre piazze hanno salutato questo mese di agosto 2012 con la forte ripresa dei corsi. C’è il rischio di qualche ritorno indietro come nella settimana scorsa? Certo. Così come avvenne nel 1982, il movimento verso l’alto non fu rettilineo e uniforme, ma la strada era segnata e il trend nettamente rialzista. Questa è la big picture che presenta il mio modello di analisi dei mercati azionari.

In questa big picture, che prevede uno SP a 1600/1700 per fine anno e ben oltre 2000 l’anno prossimo, si colloca il comportamento delle azioni che di settimana in settimana continuerò a commentare.

Passiamo al mercato valutario. Se dovessimo basarci sul concetto “it is all one market” che ha tenuto banco negli ultimi anni, dovremmo associare il rialzo delle azioni al rialzo del rapporto euro/dollaro. Ma è giusto fare così? Non credo, perché l’aumento dei tassi a lungo è netto in America, mentre sarà più tormentato in Europa a causa della crisi economica e del permanere, anche se attenuato, del rischio sovrano. Per cui io sono convinto del ribasso dell’euro/dollaro nonostante quanto è avvenuto la settimana scorsa. A mio avviso a partire da settembre 2012, ma ancor più nel periodo ottobre-novembre-dicembre l’euro è destinato a precipitare verso il livelli di 1,10-1,00 da me previsti. Non dimentichiamo che quanto ha detto Draghi a fine luglio (“whatever it takes to defend euro”) significa nei fatti acquistare titoli pubblici creando nuovi euro e quindi deprimendo il cambio della moneta unica europea.

E le materie prime? Non credo faranno molto, salvo i grani che vedo al grande rialzo e, in parte, il petrolio. Le altre materie prime saranno assai deboli, per cui il nuovo battage dei giornali sul rialzo generalizzato delle commodities mi sembra esagerato.

 

Cari saluti.

 

Francesco Arcucci



DISCLAIMER






Il contenuto di questo Blog mira - in via esclusiva - alla informazione personale dell’utente e rappresenta corrispondenza privata. Esso non può costituire e, in effetti, non costituisce in nessun modo un consiglio di investimento né una sollecitazione al pubblico risparmio. Non vi è alcuna garanzia, né si assume alcuna responsabilità per eventuali danni diretti o indiretti, riguardo l’utilizzo di tutto quanto contenuto in questo Blog che ha solo, come si è detto, una finalità informativa. Si ribadisce pertanto che ciascun utente è responsabile delle proprie attività di investimento per cui il Prof. Francesco Arcucci, in quanto Autore e proprietario del Blog, non può essere ritenuto responsabile di alcuna perdita e/o danno diretto o indiretto derivanti dall’uso del contenuto del Blog in parola. Si invita quindi a non investire senza prima avere consultato il proprio gestore o consulente autorizzato.

L'analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari- 13 agosto 2012



Carissimi,


nella settimana appena trascorsa si è corretta l'anomalia del 3/8/2012 , quando, sulla spinta dei buoni dati della disoccupazione negli USA, i mercati azionari hanno registrato un rialzo e l'euro è balzato a 1,24, mentre avrebbe dovuto indebolirsi a fronte di un rialzo logico del dollaro. E così questa settimana appena trascorsa ha visto la borsa USA continuare a salire (confermando la mia previsione espressa due mesi fa di un rialzo a partire dalla fine di luglio/inizio agosto 2012) trascinando le altre piazze verso l'alto, mentre l'euro si è indebolito da 1,2440 a 1,2290 (avrei sperato di piu'). E ora ritengo che questo sarà il modello per le prossime settimane: borse su e euro giu', smentendo il modello risk on, risk off che l'ha fatta da padrone negli ultimi anni, sospinto dalle misure vere o attese delle grandi banche centrali. Sul piano fondamentale il rialzo delle borse ha senso : il rapporto P/E è pari a circa 13 in America e a 11,5 in Europa, il dividend yield è circa il 4% nei principali paesi (oltre il doppio del rendimento dei titoli governativi a 10 anni nei paesi che contano) mentre il tasso a breve è zero. Nei mesi scorsi mancava solo il fattore tempo per la svolta che io avevo identificato a fine luglio 2012. Ora c'è anche quello . Dal 25 luglio2012 a oggi l'Eurostoxx 50 è cresciuto dell'8%, il Cac 40 del 10%, Francoforte del 15% e Milano e Madrid del 20%.E' un buon inizio , ma io prevedo molto di piu':1600- 1700 dell'SP a fine anno.
Io non concordo con coloro che sottolineano le similarities fra il mondo Occidentale nel periodo 2007-2012 e il modello Giapponese 1990-1995.
Sono similarità solo apparenti e lo sbocco sarà ben diverso e migliore per noi Occidentali.
Per quatnto riguarda i metalli preziosi direi di aspettare. Interessante il rialzo del prezzo del petroli che a 78 tutti i commentatori,ma non io , davano al ribasso.
Attenzione al rialzo dei tassi a lunga in America, Germania, Inghilterra. Esso è destinato a continuare, ma , partendo da un livello molto basso, non ostacolerà il rialzo nelle borse.


Cari saluti.

Francesco Arcucci


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lunedì 6 agosto 2012

L'analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari- 6 agosto 2012


Carissimi,



giovedì scorso ho avuto paura che la “saldatura” fra le dichiarazioni di Draghi volte a risolvere, almeno in parte, il rischio sovrano in Italia e Spagna e la mia previsione per una svolta rialzista in agosto sulle borse fosse in pericolo. E invece no. Solo le anime belle (o brutte) di un nazionalismo ingenuo possono pensare che la BCE accetti di intervenire illimitatamente (“whatever it takes”) a favore delle finanze pubbliche spagnole e italiane senza una supervisione di Bruxelles per contenere l’azzardo morale e il rischio di inflazione. Questa supervisione è nella logica delle cose e così giovedì 2 agosto 2012 i mercati si sono stracciati le vesti per poi ricucirle in fretta venerdì 3 agosto. A questo punto la mia previsione sulle borse sembra per ora confermata, poiché dopo un mese di luglio negativo abbiamo avuto, negli ultimi 7 trading days , 5 rialzi e due ribassi. Ma ci vuole altro (un bel 1600 dell’ SP a fine anno) per parlare di previsione annunciata e verificata.

Stranamente il buon dato dei nuovi 163 mila jobs in America si è accompagnato ad un netto ribasso del dollaro. È il solito riflesso condizionato del risk on (borsa su, oro su, materie prime su, valute su) oppure risk off (borsa giù, oro giù, materie prime giù, valute giù). Ma io rimango convinto che presto questa simultaneità di rialzi e ribassi si interromperà con borse al rialzo ed euro debolissimo contro dollaro. È un’altra previsione certamente impegnativa e, alla fine, vedremo se verrà verificata. L’euro non è condannato fortunatamente. Quello che è condannato, secondo me, è il tasso di cambio euro/dollaro destinato a scendere entro fine anno verso la parità e fra 2/3 anni a 0,7 o anche sotto. Anche qui aspettiamo la verifica. Infatti, gli studi anche di economia devono avere un solo obiettivo: la previsione annunciata e verificata. Fanno finta di dimenticarsene i miei colleghi economisti di palazzo (e quindi timorosi di perdere il posto) che preferiscono limitarsi a fornire brillanti spiegazioni su cose già successe e non prevedono nulla o sbagliano clamorosamente le poche previsioni che fanno (come li ha rimproverati qualche anno fa perfino la Regina Elisabetta: “Con tutta la vostra scienza e i mezzi che avevate come mai non avete saputo prevedere la grande crisi economica?”).

In conclusione, io ritengo che ci saranno borse al rialzo da ora ad, almeno, la fine dell’anno per i motivi fondamentali detti la settimana scorsa e dollaro magari un po’ debole ancora per qualche seduta, ma poi al grande rialzo per chiudere l’anno in prossimità della parità contro euro. Per quanto riguarda i metalli preziosi bisogna attendere ancora qualche tempo per cui io non farei nulla. L’argento è comunque migliore dell’oro. Molto interessante è vendere il TBond trentennale americano intorno a 150. Sta prevalendo l’opinione che, anche sulle lunghe scadenze, i tassi resteranno bassi. È un’opinione sbagliata. Il tasso del trentennale salirà sia che andiamo incontro ad inflazione, che andiamo incontro a deflazione, perché in questo caso la minore solvibilità dei debitori spinge i tassi al rialzo sulle lunghe scadenze.



Cari saluti



Francesco Arcucci



N.B. Con riferimento al mese di agosto, la redazione di queste note non sarà regolare a causa di un mio periodo di vacanza.


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