Carissimi,
nell’agosto 1982 il mercato
azionario di New York e delle altre principali piazze era posizionato verso il
ribasso. L’inflazione molto alta aveva spinto le banche centrali (Fed in testa)
ad alzare moltissimo i tassi di interesse, nonostante la recessione 1980-1982,
e sembrava che questo rialzo non avesse mai fine, così come l’inflazione
stessa. L’investimento azionario quindi era ritenuto spacciato. In termini
reali il DJ era sceso nel 1982 di oltre il 70% rispetto ai massimi del 1968.
Ma improvvisamente nell’agosto 1982
avvenne il cambiamento di trend dei tassi a lungo (che erano pari al 16% negli
Stati Uniti) dall’alto verso il basso. E il mercato azionario posizionato verso
il ribasso scattò come una molla poiché doveva riposizionarsi verso
l’alto e l’indice DJ si triplicò in 5 anni.
Nell’agosto 2012 la deflazione e
il rischio sovrano in Eurolandia hanno abbassato i tassi di interessi sui
titoli a lungo americani, inglesi, tedeschi fino a livelli ridicoli e tutto
questo sembra non avere mai fine. In questo contesto si sta delineando una
forte recessione in Europa e un netto rallentamento negli USA, in Cina e in
India. Il mercato azionario di New York e delle altre principali piazze è
posizionato per il ribasso. Ma improvvisamente in questo agosto 2012 i tassi a
lungo americani, inglesi e tedeschi stanno facendo una svolta verso l’alto. Il
prezzo del TBond trentennale è crollato in pochi giorni da 153 a 146. A questo
punto il mercato azionario dovunque si sta risvegliando poiché si accorge di
doversi riposizionare verso l’alto visto che i rischi di deflazione stanno
attenuandosi. Questa è la situazione in cui ci troviamo: New York e le altre
piazze hanno salutato questo mese di agosto 2012 con la forte ripresa dei
corsi. C’è il rischio di qualche ritorno indietro come nella settimana scorsa?
Certo. Così come avvenne nel 1982, il movimento verso l’alto non fu rettilineo
e uniforme, ma la strada era segnata e il trend nettamente rialzista. Questa è
la big picture che presenta il mio modello di analisi dei mercati azionari.
In questa big picture, che
prevede uno SP a 1600/1700 per fine anno e ben oltre 2000 l’anno prossimo, si
colloca il comportamento delle azioni che di settimana in settimana continuerò
a commentare.
Passiamo al mercato valutario. Se
dovessimo basarci sul concetto “it is all one market” che ha tenuto banco negli
ultimi anni, dovremmo associare il rialzo delle azioni al rialzo del rapporto
euro/dollaro. Ma è giusto fare così? Non credo, perché l’aumento dei tassi a
lungo è netto in America, mentre sarà più tormentato in Europa a causa della
crisi economica e del permanere, anche se attenuato, del rischio sovrano. Per
cui io sono convinto del ribasso dell’euro/dollaro nonostante quanto è avvenuto
la settimana scorsa. A mio avviso a partire da settembre 2012, ma ancor più nel
periodo ottobre-novembre-dicembre l’euro è destinato a precipitare verso il
livelli di 1,10-1,00 da me previsti. Non dimentichiamo che quanto ha detto
Draghi a fine luglio (“whatever it takes to defend euro”) significa nei fatti
acquistare titoli pubblici creando nuovi euro e quindi deprimendo il cambio
della moneta unica europea.
E le materie prime? Non credo
faranno molto, salvo i grani che vedo al grande rialzo e, in parte, il
petrolio. Le altre materie prime saranno assai deboli, per cui il nuovo battage
dei giornali sul rialzo generalizzato delle commodities mi sembra esagerato.
Cari saluti.
Francesco Arcucci
DISCLAIMER
DISCLAIMER
Il
contenuto di questo Blog mira - in via esclusiva - alla informazione personale
dell’utente e rappresenta corrispondenza privata. Esso non può costituire e, in
effetti, non costituisce in nessun modo un consiglio di investimento né una
sollecitazione al pubblico risparmio. Non vi è alcuna garanzia, né si assume
alcuna responsabilità per eventuali danni diretti o indiretti, riguardo
l’utilizzo di tutto quanto contenuto in questo Blog che ha solo, come si è
detto, una finalità informativa. Si ribadisce pertanto che ciascun utente è
responsabile delle proprie attività di investimento per cui il Prof. Francesco
Arcucci, in quanto Autore e proprietario del Blog, non può essere ritenuto
responsabile di alcuna perdita e/o danno diretto o indiretto derivanti dall’uso
del contenuto del Blog in parola. Si invita quindi a non investire senza prima
avere consultato il proprio gestore o consulente autorizzato.
Nessun commento:
Posta un commento