lunedì 30 aprile 2012

L'analisi del lunedi dei Mercati Finanziari - 30 Aprile 2012


Carissimi,

 l’economia è un organismo vivente che in certi momenti si distende (espira) e in altri momenti inspira. Dall’inizio degli anni Novanta al 2007 le regole del gioco erano esportare flussi di capitale anche attraverso cross-border banking, diversificare, aumentare il rapporto debiti/mezzi propri (leveraging). Dall’inizio della crisi avviene il contrario. Ci si ritira dal cross-border banking, si riportano a casa i flussi di capitale con i rimborsi dei debiti, si riduce il rapporto debiti/mezzi propri (deleveraging). Tutto - la politica, le nuove regole di vigilanza sui mezzi propri e sulla liquidità - contribuisce a creare questo nuovo clima in cui si riducono le attività all’estero. Io credo che i mercati azionari, quelli obbligazionari, quelli dei cambi e dei metalli preziosi siano in fase di adattamento a questa nuova realtà. Il primo beneficiario sarà il dollaro, anche se per ora ha fatto ben poco: la sua quota parte nelle riserve valutarie che era scesa al 55% negli anni dell’ottimismo riguardante l’euro (che era salito al 30%) sta aumentando e ben presto arriverà al 70%, con l’euro verso il 20%, lo yen intorno al 10% (era a quasi il 20% all’inizio degli anni Novanta), la sterlina stabile al 5% e le altre monete a spartirsi l’ultimo 5% (il Renminbi è ancora marginale). Un altro grande beneficiario di questo nuovo stato di cose è la borsa americana. È interessante notare che un mese e mezzo fa avevamo previsto due cose: una correzione dell’SP da 1410 a 1340 e il fatto che questa era solo una correzione in un bull market straordinario in America. Ebbene in quest’ultimo periodo l’SP ha chiuso la settimana scorsa a 1403, dopo avere toccato 1340. Questi sono i fatti al di là di tutti i rumori e i clamori riportati dai media come se fossimo sempre vicini alla fine del mondo. Questo comportamento composto delle borse, pur in fase di correzione dopo il grande rialzo ottobre 2011-marzo 2012, ha riguardato anche Tokyo  e le piazze dei paesi emergenti. In Europa la correzione è stata molto più severa, ma anche questo era stato previsto.
Così come era stato previsto che i tassi dei titoli governativi  a 10 anni dei paesi maggiori (USA, Germania, Gran Bretagna e Giappone), pur non essendo lontani da una salita duratura, non sarebbero saliti ancora per qualche mese.
Dove invece stiamo sbagliando è sui metalli preziosi che abbiamo visto al rialzo per alcuni mesi e che invece sono deludenti, specie con riferimento al mio preferito, l’argento.
Per questa settimana ritengo che i metalli preziosi dovrebbero finalmente cominciare a salire con l’oro, questa volta, migliore dell’argento. I mercati azionari dovrebbero essere un po’ contrastati, ma il mio modello ha formato un nuovo target dell’SP intorno a 1460 per le prossime sei settimane.
Il mercato dei cambi, sempre questa settimana, dovrebbe essere caratterizzato da un rialzo del dollaro e della sterlina contro euro. Il dollar index è da comprare verso 78 per un movimento rapido fino a 80. Il grande rialzo del dollaro si sta avvicinando, ma la fase di lateralità, a mio avviso, non è ancora terminata. L’ideale sarebbe che terminasse a partire da giugno o al massimo luglio.

 Cari saluti.

 Francesco Arcucci




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