martedì 6 novembre 2012

L'Analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari - 5 Novembre 2012


Carissimi,

 

quello che sorprende è che non solo gli italiani e i latini in genere, ma anche gli anglosassoni non credono nel mercato aperto. I primi sono convinti che il mercato sia manipolato dai pochi a danno dei molti. Ma anche i secondi sono convinti che variabili esterne, come la politica, siano decisive a orientare i prezzi verso l'alto o verso il basso . Solo così si spiega il fatto che vi sia tanta trepidazione in merito a chi sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti: Obama o Romney, un democratico o un repubblicano e Wall Street fa il tifo per quest'ultimo perché pro Business. A nulla serve ricordare che nel complesso l'andamento del mercato azionario non si é discostato di molto a seconda del partito dell'inquilino della Casa Bianca. Anzi a volere ben vedere, storicamente Wall Steet ha registrato risultati un po' migliori con un Presidente democratico, almeno riferendosi ad un arco temporale lungo (l'unico che conti per escludere fatti casuali). La verità che nessuno vuole ammettere é che il partito di chi siede alla Casa Bianca é ben poco importante, cioè ben poco correlato con l'andamento dei prezzi di borsa. Farlo vorrebbe dire svelare un mito, un luogo comune, un pregiudizio molto forte, interrompere un gioco di società e nessuno ha la forza psicologica per farlo, anche se il mito é contraddetto da fatti inoppugnabili.

Per questo motivo io avanzo la previsione che Obama o Romney, il mercato azionario é rivolto verso l'alto per i motivi più volte menzionati in questa sede. Anzi a me sembra che la cosa più importante  che sta avvenendo é che nella settimana scorsa la borsa di New York si é rafforzata insieme con il dollaro. Finora é sempre stato il contrario nella logica del risk on, risk off. Una rondine non fa primavera, ma é incoraggiante perché prevede l'SP al rialzo( e le altre borse al traino) e il dollaro sempre più forte per alcuni anni. Questa settimana penso che registreremo ancora un notevole rialzo dell’SP e del dollaro, contro in particolare Euro, Sterlina e Ien.

Interessante il comportamento dei metalli preziosi che hanno dato una prova di fragilità al rialzo del dollaro. Come ho già detto i metalli preziosi non sono ancora pronti a rifare l'exploit del 2011, tuttavia la settimana prossima potranno registrare importanti spunti rialzistici.

Debole tutto il resto compreso il petrolio:il tutto in linea con le previsioni.

 

Cari saluti.

 

Francesco Arcucci






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