Carissimi,
che il dollaro sia destinato a rafforzarsi non lo dice solo il mio modello di
analisi quantitativa, che peraltro in questi mesi è stato di una notevole
precisione visto che ha centrato due cose:
- la direzione del dollaro, che
sarebbe stata al rialzo,
- il fatto che il rialzo (e il
ribasso dell’euro/dollaro da 1,36 di fine febbraio a 1,22 di oggi) sarebbe
stato netto, ma non travolgente (lo dovrebbe essere nelle prossime
settimane e nei prossimi mesi).
Passando a parlare dei mercati azionari, si può notare che l’SP 500 è al rialzo del 6% da inizio anno, mentre l’eurostoxx 50 è al ribasso di circa il 3% e altrettanto lo sono le borse dei paesi emergenti. Vi è molta preoccupazione per i dati relativi agli earnings delle società americane nel secondo trimestre, ma io credo che a determinare l’andamento di borsa non siano tanto gli earnings, quanto il rapporto P/E, il cosiddetto moltiplicatore che è espressione del social mood. Il social mood nel corso degli ultimi anni è stato così negativo che il moltiplicatore è sceso da 22 a 12 in America e si trova sotto 10 in Europa. A earnings invariati, se il livello del rapporto P/E tornasse a 18 (cioè intorno alla media storica) i prezzi potrebbero crescere del 50% in America. E la verità è che negli USA vi sono sintomi positivi non tanto sul piano congiunturale, ma su quello strutturale di una ricostruzione e un migliore ribilanciamento dell’economia americana. Dal punto di vista operativo la netta risalita degli indici di venerdì scorso conferma che siamo vicini ad una nuova fase di rialzo che dovrebbe portarci a fine anno a 1600/1700 dell’SP. Acquisterei quindi su ogni debolezza.
Per i metalli preziosi bisogna aspettare ancora: la previsione di un periodo senza trend è stata corretta. L’eventualità di un ribasso fino a 1400/1350 per l’oro non è scongiurata.
Anche per quanto riguarda il petrolio bisogna constatare l’assenza di trend: questa settimana tuttavia dovrebbe essere favorevole e si potrebbe superare il livello di 90 dollari per barile.
I Treasury Bonds trentennali vanno abbandonati: una vendita intorno a 152 sarebbe ideale per un movimento brusco fino a 142 nel corso dei prossimi 10 giorni.
Cari
saluti
Francesco
Arcucci
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