Carissimi,
avrete notato che gli analisti e i media cambiano molto spesso la loro
visione sui mercati seguendo le notizie positive o negative: quello che è
fastidioso è che, nonostante questi continui cambiamenti di opinioni, cercano
sempre di sostenere che hanno una grande insight dei mercati. Io non inseguo le
notizie e non cambio idea ad ogni piè sospinto.
Per quanto riguarda l’euro/dollaro prevedo una ripetizione della
svolta al rialzo del dollaro (allora non c’era l’euro, ma si può prendere come
proxy il marco) dal 1990 al 1995. Quella svolta si manifestò non a V, ma a U,
con una serie di alti e bassi del dollaro, fino a che si iniziò una fase di
rialzo netto e violento che continuò fino al 2000. Dal 2008 ad oggi le cose
stanno andando nello stesso modo. Dopo una fase di su e giù, il movimento
rialzista del dollaro, senza più ricadute, è iniziato il 2/5/2011 a 1,45 dell’euro,
e finora l’euro si è indebolito di circa il 16% a 1,2270. Ma siamo solo agli
inizi. Il collegamento fra euro debole e crisi del rischio sovrano è molto
minore di quello che si crede. In questi anni abbiamo avuto fasi di grande
rischio sovrano con l’euro che non s’indeboliva. Può benissimo avvenire che il
rischio sovrano diminuisca e l’euro crolli. Per quanto riguarda questa
settimana constato con piacere la rottura, anche se modesta, della fascia
1,27/1,23. Potrebbe perfino darsi che nei prossimi giorni vi sia un “rialzino”
dell’euro, ma è solo un’opportunità di vendita.
Passando alle borse, e in particolare a quella di New York, vorrei
fare un piccolo recap. Centrai perfettamente il massimo nell’estate del 2007 e
il minimo nel marzo 2009. Ho un po’ pasticciato invece nel corso del 2010 e
fino al maggio 2011. Qui ho colto esattamente il massimo dello Standard&Poor’s
a 1360 e ho previsto un minimo nella seconda metà di settembre/inizio ottobre
2012. Quando il 4 ottobre 2012 l’SP era sceso a 1070 io dissi: è ora di
comprare. Dopo sei mesi di rialzo con l’SP a 1407, i primi giorni di aprile
2012 vidi venire la correzione fino a 1260/1280 toccati il 4/6/2012. Ora ritengo
che siamo molto vicini a un minimo su tutti i mercati azionari, ma i motori del
vero rialzo non dovrebbero accendersi prima dell’inizio di agosto, e a quel
punto ritornerò ad essere rialzista per un massimo dell’SP a fine anno intorno
a 1600/1700. È una previsione molto impegnativa e solo il tempo potrà dire se
avrò avuto ragione.
Nei metalli preziosi gli errori ci sono stati eccome. Invece di essere
rialzista senza tentennamenti dal novembre 2008 (oro a 700 dollari l’oncia), ho
cercato numerose volte dei controtrend rispetto al rialzo, centrandone alcuni,
ma sbagliando la strategia di fondo. Ho colto bene il massimo dell’oro alla
fine di agosto 2011 a 1920 dollari l’oncia e ora sono in attesa del segnale di
un minimo che spero avverrà nei prossimi due mesi. Questa settimana l’oro
dovrebbe registrare un certo rialzo. Se non lo facesse sarebbe grave e in
questo caso potremmo vedere il prezzo dell’oro intorno a 1350.
Attenzione ai tassi d’interesse a lungo termine delle obbligazioni del
Tesoro americano. Stanno dando gli ultimi segnali ribassisti, ma si sta
avvicinando il momento di una svolta, con i prezzi del Treasury bond a 30 anni
che rischiano andare in caduta libera.
Cari saluti
Francesco Arcucci
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