lunedì 11 giugno 2012

L'analisi del lunedi dei Mercati Finanziari - 11 giugno 2012


Carissimi,

 due cose della settimana scorsa ricordo con piacere. La prima è che, nonostante io fossi super-rialzista sul dollaro avevo scritto “questa settimana tuttavia non vedo la prosecuzione di un ribasso dell’euro contro dollaro poiché è stato toccato un angolo dominante (a 1,2280) che potrebbe servire da supporto per qualche tempo”. La seconda è che, ignorando l’ondata di pessimismo che sembrava travolgere i mercati azionari, avevo riaffermato che, a mio avviso, a New York eravamo solo in una fase correttiva, finita la quale “vedo un nuovo ciclo di rialzo ancora più forte e rapido di quello che ha caratterizzato il periodo ottobre 2011/marzo 2012”. Non voglio però cantare vittoria poiché i motori del rialzo della borsa di New York non sono ancora pronti. Quando lo saranno, probabilmente verso la fine di luglio, non solo la borsa di New York registrerà un rialzo dell’SP di 300-400 punti, ma avrà la forza di trascinare verso l’alto anche le borse europee e quelle dei paesi emergenti. Ma tutto questo dista ancora un paio di mesi. Quello che vediamo invece oggi e vedremo nelle prossime settimane sono mercati che un giorno salgono nettamente e il giorno dopo scendono altrettanto nettamente: i fondamentali non funzionano e i mercati sono in preda di sussulti rialzisti e ribassisti ogni giorno: una condizione che non li rende interessanti. Bisogna avere la forza di aspettare.
Per quanto riguarda questa settimana i metalli preziosi sono destinati a oscillare senza trend e cioè con falsi spunti al rialzo e al ribasso. A parte un’attività di trading stretto, e cioè vendere sulle punte a 1620 dollari l’oncia e acquistare sulle cadute verso 1550 (un’attività che non consiglio), direi di non far nulla.
Sempre con riferimento a questa settimana lo stesso scenario lo vedo anche sulle piazze azionarie. Se consideriamo che nel periodo ottobre 2011-marzo 2012 l’SP ha guadagnato 340 punti e proiettiamo un rialzo di simile ampiezza da agosto 2012 a fine dell’anno, non mi meraviglierebbe che l’SP toccasse 1600/1700 punti nel dicembre 2012. Questo dà ancora una volta l’idea della differenza fra le mie previsioni e quelle degli altri analisti che sono nella quasi totalità fortemente pessimisti.
Per quanto riguarda le valute l’approvazione di un fondo di salvataggio per le banche spagnole di 125 miliardi di euro ha causato uno spunto rialzista che per me costituisce soltanto una opportunità di vendita dell’euro. Questa settimana quindi bisogna acquistare il dollar index su ogni debolezza e vendere euro e sterlina su ogni forza.
Aggiungiamo ancora qualcosa sui tassi di interesse che, con riferimento ai treasury bonds americani trentennali, sono molto vicini ai massimi, ma io non li shorterei ancora almeno fino al prezzo di 155.
Per quanto riguarda l’energia è la prima volta dal 1982 che il prezzo del petrolio chiude al ribasso per sei settimane. Questo fa giustizia dell’entusiasmo che molti analisti mostravano fino a poco tempo fa ai quali io non mi sono aggregato. Il trading range di questa settimana potrebbe collocarsi fra 78 dollari e 86 per un barile di petrolio.

 Cari saluti

 Francesco Arcucci


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