L'analisi del Lunedì dei Mercati Finanziari - 14 Maggio 2012
Carissimi,
le preoccupazioni relative alle banche spagnole,
all’instabilità politica greca accentuata dai risultati delle elezioni, alle
incertezze di quella francese e perfino alle perdite di trading di J.P.Morgan
hanno dato ai mercati azionari un sentimento ribassista. Ma la piazza di New
York ha ancora una volta tenuto. Anzi non è nemmeno scesa al livello di
1320/1330 dell’ SP che considero interessante per comprare nell’ottica di una
nuova ondata rialzista. Come dicevo la settimana scorsa, le piazze finanziarie
si dividono fra quelle che, dopo il minimo del 9 marzo 2009, hanno fatto un
grande rimbalzo fino al 30 marzo 2012 e sono in fase di correzione morbida (
New York, Londra, Francoforte e Tokio) e quelle che, dopo un rimbalzo terminato
verso la primavera del 2010, hanno piegato la testa e sono di nuovo vicino o al
di sotto dei minimi del 9/3/2009 ( Parigi, Madrid, Milano, Atene e alcune
piazze dei paesi emergenti). Il vero problema è se le “piazze forti”, terminata
questa fase correttiva, sono pronte ad un nuovo balzo in avanti che trascinerà
anche quelle deboli oppure se quelle deboli finiranno per trascinare nel fango
anche quelle forti a causa del rischio sovrano. Io sono decisamente dalla parte
di chi crede nel “contagio” positivo di New York sulle altre piazze. E’ una
scelta di fondo e io mi sono schierato. Per quanto riguarda il breve
termine la correzione non è ancora terminata e penso che non terminerà per un
paio di mesi: non si sbaglia però ad acquistare su debolezza azioni americane.
Un altro leit - motiv di queste lettere è che non vi sia una
crisi dell’euro, ma una crisi della finanza pubblica di alcuni paesi dell’euro.
Ciò è dimostrato dal fatto che con la grande crisi del rischio sovrano l’euro
in tutto questo tempo è rimasto piuttosto forte contro dollaro. Se quindi nelle
prossime settimane e nei prossimi mesi l’euro si indebolirà moltissimo sui
mercati dei cambi, come credo, non è per il problema del rischio sovrano, che è
già presente da molto tempo, ma perché i flussi finanziari internazionali si
stanno muovendo a favore della moneta americana. Con riferimento al breve
termine ritengo che ha cominciato o è assai vicino a cominciare il crollo
dell’euro, anche se solo la rottura di 1,26 segnerà il vero inizio. The dollar
once again will rule the world.
Quello che invece mi preoccupa delle mie previsioni è
l’andamento dei metalli preziosi perché qui ho fatto un errore. E’ dall’inizio
di marzo che oro e argento si sono indeboliti in periodo che ritenevo fertile
per un rialzo. A questo punto questo periodo sta finendo e quindi temo che si
manifesterà un ribasso ben più pronunciato di quanto ci si potrebbe aspettare.
Rimango però rialzista a medio termine, diciamo a partire da agosto/settembre
2012. La mia speranza è che l’oro tenga il livello di 1500 e l’argento di 26
dollari l’oncia.
Cari saluti
Francesco Arcucci
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