martedì 21 febbraio 2012

L’analisi del lunedì dei Mercati Finanziari – 20 febbraio 2012

Carissimi,

Buffett afferma che “le borse hanno valutazioni talmente interessanti che gli investitori dovrebbero essere investiti esclusivamente in azioni”. In verità, da un lato, il rapporto prezzi/utili è pari circa a 13 volte in America e a circa 10 volte in Germania e nelle principali borse asiatiche , e quindi i prezzi delle azioni sono molto convenienti, dall’altro lato, i tassi di interesse cosi bassi anche a lungo termine rendono sensibile il rischio di minusvalenza sulle obbligazioni: il rischio di perdite di capitale e di potere d’acquisto non è compensato da un adeguato rendimento. A mio avviso , dopo anni in cui l’investimento azionario ha reso ben poco, stiamo per assistere ad un grandissimo rialzo e forse al maggiore rialzo nella storia degli Stati Uniti che potrebbe durare alcuni anni. Il rischio sovrano in Europa rimane l’ultima carta che hanno in mano gli shortisti, ma non è una carta sufficiente a frenare il grandissimo rialzo che sta di fronte a noi. Del resto all’inizio di ottobre 2011 avevo detto che quello sarebbe stato il minimo  (l’SP valeva 1070) , attualmente l’SP si trova a oltre 1360 e il bello deve ancora venire.
Per quanto riguarda l’oro Buffett equipara la domanda di oro alla domanda di paura. Il problema non è se la gente ha paura. Il problema per l’investitore in oro è se la gente fra un anno avrà più paura di quanta ne ha ora. In questo quadro generale quali sono le  note salienti di settimana scorsa e quali quelle di questa settimana?
1.      La prima è che le borse hanno continuato a mostrare una notevole resilienza. Ogni volta che si sono indebolite sono rimbalzate e l’SP ha chiuso la settimana sopra il livello di 1360 che rappresenta una stoploss per coloro che si erano messi al ribasso nelle settimane e nei mesi scorsi nella convinzione che le cattive notizie avrebbero prevalso. Il rialzo delle borse dovrebbe essere quindi più spedito da qui in avanti.
2.      La seconda è che il dollaro non è ancora pronto al grande balzo contro euro. Quest’ultimo la settimana scorsa si era indebolito fino a 1,2980 , ma è rimbalzato verso 1,32. Il movimento al rialzo del dollaro non ha più gli ostacoli dei tre anni passati, ma , come si diceva, non è ancora pronto. Pur escludendosi un euro nuovamente a 1,40-1,45 e un dollar index sotto 75, si dovrà aspettare ancora qualche settimana prima del grande balzo del dollaro al rialzo e dell’euro al ribasso. Idealmente esso dovrebbe avvenire in aprile/inizi di maggio 2012.
3.      L’anno scorso in questa stagione i giornali economici erano pieni di inni all’ inarrestabile rialzo delle materie prime. Proprio da febbraio/marzo 2011 è iniziata una fase correttiva sulle materie prime che, ancora una volta, ha smentito queste previsioni giornalistiche (e ancora una volta i giornali non hanno ammesso l’errore). Quest’ anno c’è il silenzio dei giornali in questo campo, ma io vedo i sintomi di una nuova ondata di rialzo delle commodities in genere. Mi piace soprattutto l’argento che, secondo me, ha una struttura rialzista molto bene impostata. Anche il petrolio è destinato a salire di prezzo e questo potrebbe essere un grande problema per l’Italia, dove la bolletta petrolifera è già molto pesante per i nostri conti con l’estero.

Vorrei infine ricordare che è nuovamente molto interessante l’acquisto di euro contro franco svizzero visto che la Banca Nazionale Svizzera ha ribadito che non lascerà scendere l’euro sotto 1,20 , anche dopo che il presidente Hildebrand ha rassegnato le dimissioni per i noti motivi.

Cari saluti.

Francesco Arcucci

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